STATUTO A.C.A.T. n°14 CERVIGNANESE

 STATUTO DELL’ASSOCIAZIONE DEI CLUB DEGLI ALCOLISTI IN TRATTAMENTO

ARTICOLO 1 – DEFINIZIONE E SEDE

L’Associazione dei Club degli Alcolisti in trattamento (A.C.A.T.) è un’associazione di volontariato senza scopo di lucro. Ha carattere apartitico, aconfessionale ed interetnico.
Ne fanno parte le famiglie ed i servitori insegnanti, membri riconosciuti dei C.A.T. (Club degli Alcolisti in Trattamento). Essa opera in ambito locale nel campo dei problemi
alcol correlati e complessi e della multidimensionalità della sofferenza umana, secondo l’approccio ecologico sociale introdotto  dal Prof. Vladimir Hudolin, in funzione di una società solidale.
L’A.C.A.T. Cervignanese coincide con il territorio che comprende i Comuni di Aiello del Friuli,  Aquileia, Campolongo al Torre, Cervignano, Fiumicello, Grado, Ruda, San Vito al Torre, Tapogliano, Terzo d’Aquileia,fa parte dell’A.R.C.A.T. (Associazione Regionale dei Club degli Alcolisti in Trattamento). L’A.R.C.A.T. aderisce all’A.I.C.A.T. (Associazione Italiana dei Club degli Alcolisti in Trattamento).
L’Associazione ha sede in Fiumicello c/o ex Scuola Elementare, via Nazionale 31, ma il trasferimento della sede può avvenire, qualora se ne ravvisi la necessità, su decisione e approvazione del Consiglio Direttivo.

ARTICOLO 2 – SCOPI

L’Associazione persegue i seguenti scopi:
1.    Essere al servizio dei membri dell’Associazione e quindi dei CAT;
2.    Promuovere attività d’informazione, in ogni sua espressione, mirata alla promozione e protezione della salute e di prevenzione dei problemi alcolcorrelati e complessi;
3.    Promuovere la cooperazione, attraverso la partecipazione attiva di tutti i soci, con le Istituzioni pubbliche e private che si riconoscono nelle finalità dell’Associazione nel volontariato, per la realizzazione di progetti mirati alla promozione e protezione della salute e della solidarietà sociale;
4.    Attivare capacità di proposta e verifica di progetti e programmi che incidono sul piano sociosanitario;
5.    Migliorare la qualità della vita dei suoi soci e delle comunità locali attraverso l’approccio ecologico sociale secondo la metodologia Hudolin, impegnandosi per lo sviluppo e la territorialità dei CAT su tutto il territorio;
6.    Curare, con spirito di servizio, il coordinamento ed il valore scientifico dei programmi di formazione dei membri dei Club e delle comunità locali.

ARTICOLO 3  – SOCI

I soci dell’A.C.A.T. si distinguono in soci ordinari e soci benemeriti.
Sono soci ordinari tutti i componenti delle famiglie ed i servitori insegnanti dei Club, purchè formalmente riconosciuti da un C.A.T.
I soci ordinari maggiorenni eserciteranno l’elettorato attivo e passivo. Tutti gli aderenti all’Associazione hanno diritto di essere informati sull’attività dell’organizzazione e di partecipare alle riunioni dell’Assemblea.
La non partecipazione alla vita del C.A.T. o dell’Associazione per diverse iniziative formative e di servizio, di fatto determinano le dimissioni, comunque sempre proponibili per iscritto, o l’autoesclusione, di cui si prende atto senza alcuna formalità, per dare alla libertà di ciascuno nel rispetto della dignità della persona.
Sono soci benemeriti tutte le persone che per i loro particolari meriti verranno così riconosciuti e nominati dal Consiglio Direttivo dell’A.C.A.T., su proposta dei C.A.T.
L’A.C.A.T. fonda la propria attività sull’impegno volontario e gratuito dei propri aderenti.
L’adesione all’Associazione si fonda su lealtà, onestà, impegno degli aderenti, sia nei rapporti personali sia nei confronti di quanti a diverso titolo partecipano alla vita dell’Associazione. Gli aderenti si impegnano, altresì, a corrispondere una quota nella misura stabilita dall’Assemblea dei soci. Può assumere personale dipendente, o avvalersi di lavoro autonomo, come previsto dalle leggi vigenti.
I soci ordinari, come sopra definiti, possono esercitare il diritto alla non notorietà nei confronti dell’A.C.A.T. ad eccezione dei soci che accettano incarichi di rappresentanza dei C.A.T. (Presidenti di Club) o incarichi negli organi previsti nel presente Statuto.
Nell’Associazione non possono essere nominati a qualsiasi titolo membri di diritto.

ARTICOLO 4 – STRUTTURAZIONE E COMPITI

L’Associazione, per il conseguimento dei suoi scopi, è articolata a livello locale nei CAT “Club Alcolisti in Trattamento”.
L’ACAT ha il compito di rappresentare a livello regionale i CAT locali del territorio.
Sono compiti dell’Associazione
a)    Promuovere attività di prevenzione primaria, secondaria, terziaria nei confronti dei problemi alcolcorrelati e complessi;
b)    Curare la formazione e l’aggiornamento dei soci;
c)    Mantenere regolari rapporti con Enti, Istituzioni pubbliche e private, associazioni che a livello regionale operano nel settore sanitario e sociale, della promozione e protezione della salute in campo alcologico e non;
d)    Fungere da punto d’incontro, collaborazione e confronto fra i diversi CAT che nell’ambito del loro territorio ed operatività mantengono la loro autonomia funzionale;
e)    Intervenire, ove occorre, nelle controversie che possono insorgere tra i CAT, con riferimento agli articoli 1, 2 e 3 del presente Statuto, per garantire i requisiti d’ordine tecnico – organizzativo e metodologico che i Club degli Alcolisti in Trattamento devono possedere per far parte dell’ACAT stessa;
f)    Garantire che i programmi ad ogni livello siano in linea con la metodologia, per indirizzi e criteri;
g)    Pubblicare proprio materiale scientifico-informativo.

ARTICOLO 5 – ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE

Possono entrare a far parte degli organi dell’Associazione i soci ordinari.

Sono organi dell’Associazione:

>l’Assemblea Generale;
>il Consiglio Direttivo;
>il Presidente dell’Associazione;
>il Collegio dei Revisori dei Conti.

1. L’Assemblea Generale A.C.A.T.

È costituita da tutti i soci dei C.A.T. afferenti all’Associazione ed è convocata almeno una volta all’anno in forma ordinaria, mentre in forma straordinaria è convocata dal Presidente o da due terzi del Consiglio Direttivo o dal 50% + 1 dei soci ordinari. La comunicazione viene trasmessa ai soci per il tramite dei Presidenti dei Club d’appartenenza con preavviso di almeno 30 giorni. È valida in prima convocazione con la presenza del 50%+1 dei soci, ed in seconda convocazione qualunque sia il numero dei presenti.
Le decisioni sono assunte con il voto palese del 50%+1 dei presenti.

Compiti dell’Assemblea

*approvare lo Statuto e le sue eventuali modifiche;
*approvare il Regolamento interno;
*eleggere il Consiglio Direttivo ed eleggere il Collegio dei Revisori dei Conti su proposta del Consiglio Direttivo;
*approvare i bilanci, preventivo e consultivo, dell’anno sociale;
approvare la relazione delle attività svolte ed il programma delle iniziative per l’anno sociale, su proposta del Consiglio Direttivo.

2. Il Consiglio Direttivo

È presieduto dal Presidente A.C.A.T. ed è composto dai consiglieri eletti (in n° di 7, rappresentativi sia delle famiglie che dei Servitoti Insegnanti) dall’Assemblea Generale.

Compiti del Consiglio Direttivo:

*eseguire la volontà dell’Assemblea Generale;
*eleggere il Presidente al proprio interno:
*eleggere un Vice Presidente su proposta del Presidente;
*deliberare per quanto interessa l’Associazione e che non sia di competenza esclusiva dell’Assemblea;
*formare e sottoporre all’Assemblea Generale il Bilancio preventivo e consultivo annuale;
*provvedere all’ordinaria amministrazione dell’Associazione;
*proporre all’Assemblea Generale le modifiche dello Statuto;
*proporre all’Assemblea Generale il Regolamento interno;
*proporre all’Assemblea Generale la composizione del Collegio dei Revisori dei Conti;
*stabilire la data di convocazione dell’Assemblea Generale;
*redigere il verbale ad ogni riunione.

Le sedute sono valide con la presenza di 2/3 dei suoi membri in prima convocazione ed almeno 1/3 in seconda convocazione. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza semplice fra i presenti, ed in caso di parità il voto del Presidente prevale.
Dura in carica 2 (due) anni.

3. Il Presidente

È il legale rappresentante dell’Associazione.
Convoca l’Assemblea Generale e il Consiglio Direttivo e dà esecuzione alle loro deliberazioni.
Viene eletto dal Consiglio Direttivo e dura in carica 2 (due) anni. Non può essere rieletto per più di due mandati consecutivi.
La carica è incompatibile con quella di Presidente di CAT e ogni altra carica sociale.
Si avvale di uno staff di segreteria (segretario e tesoriere). Delega la firma al tesoriere.
In caso di inadempimento il Vice Presidente ne assume la responsabilità e le funzioni.
In caso di inadempimento duraturo, o in presenza di dimissioni del Presidente, le sue funzioni vengono assunte dal Vice Presidente, con l’obbligo di convocare al più presto e comunque non oltre 30 giorni, il Consiglio Direttivo per l’elezione del nuovo Presidente.
In caso di urgenza o necessità, egli può provvedere, sentito il Vice Presidente, su materia del Consiglio Direttivo, fatto salvo l’obbligo di sottoporre quanto deciso alla ratifica del Consiglio Direttivo nella prima seduta valida.

4. Collegio dei Revisori dei Conti

È eletto dall’Assemblea su proposta del Consiglio Direttivo.
È composto da tre membri eletti dall’Assemblea Generale di cui uno esterno esperto in materia contabile con funzioni di Presidente.
Il Collegio dei Revisori dei Conti ha diritto a partecipare, senza diritto di voto, alle riunioni del Consiglio Direttivo.
Esercita il controllo sulla legittimità delle entrate e delle uscite poste a carico del rendiconto, e dei documenti contabili di tutti gli organi dell’Associazione.
Redige la relazione da presentare all’Assemblea Generale unitamente al bilancio consultivo. Detta relazione scritta, contenente, fra l’altro eventuali rilievi, viene inoltrata al Presidente dell’A.C.A.T.
I Revisori dei Conti durano in carica 2 (due) anni ed è incompatibile con ogni altra carica sociale.
I Revisori dei Conti possono essere rieletti.

Le cariche elettive negli organi dell’Associazione sono a titolo gratuito, ad esclusione del membro esterno dei revisori dei conti e fatti salvo i rimborsi spese documentati, nei limiti stabiliti dall’Associazione stessa.
Le cariche sociali sono incompatibili con la partecipazione a qualsiasi attività remunerativa dell’A.C.A.T.

ARTICOLO 6 – MEZZI ECONOMICI

I contributi, sempre che non creino conflitto di interessi con le finalità dell’Associazione, derivano da contributi delle famiglie dei C.A.T., finanziamenti di Enti Pubblici e privati, anche internazionali previsti dall’Unione Europea, proventi di manifestazione, donazioni private e lasciti testamentari, con beneficio di inventario.
Eventuali attività residue non possono essere divise fra gli associati, ma vanno inserite nelle attività successive.

ARTICOLO 7 – DISPOSIZIONI FINALI

L’Associazione conclude la sua attività:
a.    Qualora i principi e le disposizioni previsti dall’articolo 2 del presente statuto siano trasgrediti, se non imposti da eventi esterni;
b.    Su decisione dell’Assemblea Generale, convocata in via straordinaria, con voto favorevole dei ¾ dei presenti e che nominerà un comitato liquidatore.

Con la conclusione dell’attività, sarà nominato un liquidatore per cedere a titolo gratuito tutti i beni mobili ed immobili ad Enti con pari affinità sociali, per decisione dell’Assemblea Generale nella sua ultima riunione e secondo legge.

Per quanto non previsto da questo Statuto, si osservano le norme di legge, ivi compresa la legge 675/96 e decreto legislativo 460/97 come pure sono da considerare nulle quelle norme contenute nel presente Statuto che fossero in contrasto con le disposizioni di legge

ESTRATTO DELLO STATUTO A.C.A.T. n° 14 CERVIGNANESE

ARTICOLO 1

L’Associazione dei Club degli Alcolisti in Trattamento (ACAT) è un’associazione di volontariato senza scopo di lucro. Ha carattere apartitico, aconfessionale ed interetnico. Ne fanno parte le famiglie ed i servitori-insegnanti, membri di riconosciuti dei C.A.T. (Club Alcolisti in Trattamento). Essa opera in ambito locale nel campo dei problemi alcolcorrelati e complessi e della multidimensionalità della sofferenza umana, secondo l’approccio ecologico sociale introdotto dal Prof. Vladimir Hudolin, in funzione di una società solidale…

ARTICOLO  2

L’Associazione persegue i seguenti scopi:
7.    Essere al servizio dei membri dell’Associazione e quindi dei CAT;
8.    Promuovere attività d’informazione, in ogni sua espressione, mirata alla promozione e protezione della salute e di prevenzione dei problemi alcolcorrelati e complessi;
9.    Promuovere la cooperazione, attraverso la partecipazione attiva di tutti i soci, con le Istituzioni pubbliche e private che si riconoscono nelle finalità dell’Associazione nel volontariato, per la realizzazione di progetti mirati alla promozione e protezione della salute e della solidarietà sociale;
10.    Attivare capacità di proposta e verifica di progetti e programmi che incidono sul piano sociosanitario;
11.    Migliorare la qualità della vita dei suoi soci e delle comunità locali attraverso l’approccio ecologico sociale secondo la metodologia Hudolin, impegnandosi per lo sviluppo e la territorialità dei CAT su tutto il territorio;
12.    Curare, con spirito di servizio, il coordinamento ed il valore scientifico dei programmi di formazione dei membri dei Club e delle comunità locali.

ARTICOLO 4

L’Associazione, per il conseguimento dei suoi scopi, è articolata a livello locale nei CAT “Club Alcolisti in Trattamento”.
L’ACAT ha il compito di rappresentare a livello regionale i CAT locali del territorio.
Sono compiti dell’Associazione
h)    Promuovere attività di prevenzione primaria, secondaria, terziaria nei confronti dei problemi alcolcorrelati e complessi;
i)    Curare la formazione e l’aggiornamento dei soci;
j)    Mantenere regolari rapporti con Enti, Istituzioni pubbliche e private, associazioni che a livello regionale operano nel settore sanitario e sociale, della promozione e protezione della salute in campo alcologico e non;
k)    Fungere da punto d’incontro, collaborazione e confronto fra i diversi CAT che nell’ambito del loro territorio ed operatività mantengono la loro autonomia funzionale;
l)    Intervenire, ove occorre, nelle controversie che possono insorgere tra i CAT, per garantire i requisiti d’ordine tecnico – organizzativo e metodologico che i Club degli Alcolisti in Trattamento devono possedere per far parte dell’ACAT stessa;
m)    Garantire che i programmi ad ogni livello siano in linea con la metodologia, per indirizzi e criteri;
n)    Pubblicare proprio materiale scientifico-informativo.

ARTICOLO 6

I contributi, sempre che non creino conflitto di interessi con le finalità dell’Associazione, derivano da contributi delle famiglie dei CAT, finanziamenti di Enti Pubblici e privati, anche internazionali previsti dall’Unione Europea, proventi di manifestazioni, donazioni private e lasciti testamentari, con beneficio di inventario.
Eventuali attività residue non possono essere divise fra gli associati, ma vanno inserite nelle attività successive.