Il cambiamento del legame tra me e l’alcol

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Tema dell’Interclub di Villa Vicentina del 22/03/2013

Organizzato dal Club 34 “Per una vita libera”

Il cambiamento del legame tra me e l’alcol

Sono passati quattro mesi dall’inizio di un percorso di astinenza, non tanto per me, che non faccio uso d’alcol, ma per un mio familiare. Cos’è cambiato? Posso dire tutto: il mio mondo, la mia vita, i miei pensieri, la serenità in famiglia, ma soprattutto mio fratello!!E’ bello poterlo guardare e sentire mentre si relaziona con gli altri. Prima non apriva bocca. Ora lo osservo mentre è in compagnia dei suoi amici o a casa con i miei familiari e sorride in modo sincero e spontaneo. E’ cambiato davvero tanto in poco tempo e questo suo percorso gli ha permesso che si aprissero piccole porte per un lavoro nonostante questi tempi di crisi. In un momento difficile della sua vita le parole che spesso sentiamo e diciamo, ma non sempre vengono applicate, “gli amici si riconoscono nel momento del bisogno”, ora posso capire cosa significano. Ora più che mai voglio dire grazie a tutti questi veri amici che hanno saputo rinunciare a bere per mettersi nelle sue stesse condizioni e condividere il percorso importante e difficile che stava facendo. Lui stesso dice che sono stati fondamentali. Oggi mio fratello conta 127 giorni. Per alcuni possono sembrare pochi, ma per me, che condivido con lui ed i suoi amici questo cammino, sono tanti e mi auguro di cuore che questo numero continui a crescere e non dover mai più ripartire da zero. Non so se potete capire l’emozione che provo, sapendo che gli altri lo guardano con occhi diversi, lo ascoltano, lo stimano e lo considerano, mentre prima, a causa dei bicchieri di troppo veniva escluso quando non si escludeva da solo con il suo comportamento. Per concludere, spero davvero che la parola alcol non abbia mai più la forza di entrare nella mia vita se non per aiutare coloro che hanno bisogno. Sono convinta che se non ci fosse stato il Club i problemi di mio fratello sarebbero ancora da risolvere, grazie a queste serate ha iniziato a dialogare. Voglio dire che questo cambiamento che ho trovato in lui e in molti componenti del Club, mi fanno capire che l’alcol non è indispensabile per vivere, non risolve i problemi, e non serve per divertirsi. Sono le persone con cui cresci che ti sanno chiedere come stai, ogni giorno, senza dar per scontato che tutto vada bene, ma che ti fanno sentir bene come nessun bicchiere di vino o birra potrebbero fare.

Michela

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