La solidarietà

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INTERCLUB DI AIELLO DEL FRIULI-16 dicembre 2011

Tema: LA SOLIDARIETA’: nuovo valore nel Club e nella comunità.

Essere solidali: è, o può essere, un modo per sentirsi vicini a qualcuno. Confortare un amico in un particolare momento fisico o morale causato da vari motivi, in molti casi anche futili, cose non gravi causate da un momento di sconforto o da qualche piccolo incidente fisico che noi risolviamo con un semplice “su,su…non è poi la fine del mondo” e altre frasi banali e ritrite tipo “domani è un altro giorno” oppure “canta che ti passa…dormici sopra”, potrei continuare per molto ancora. Oppure si può essere solidali aiutando qualcuno finanziariamente: poveri, Africa, malattie, infanzia ecc…Siamo solidali quando qualcuno scende in piazza per difendere i propri diritti, il posto di lavoro, ti senti di essere solidale perché può succedere anche a te o ai tuoi figli. Terremoti, alluvioni, disgrazie sul lavoro ti danno il modo si sentire il vero significato della parola.Ma quando si è colpiti in modo tragico da un dolore immenso, tanto forte da renderlo incredibile, insopportabile, così improvviso, che ti fa alzare gli occhi e chiedere “Dio mio perché proprio a me…a noi” e ripetersi continuamente “Dio mio…non è giusto che i figli muoiano prima di noi…”… Quanti genitori hanno detto queste parole prima di noi e lo diranno dopo di noi…? E arriva la solidarietà con la “S” maiuscola; visite, fiori, condoglianze, parole di conforto e comprensione del tuo dolore. Vi starete chiedendo, perché la solidarietà con la “S” maiuscola? Vediamo momenti di solidarietà di circostanza…di esibizione aleatoria e passeggera come un refolo di vento che ti passa vicino e se ne va…Sai però che avrai sempre la solidarietà vera, forte, continua, sincera di chi ha amato e sa ancora amare, che con discrezione ti è intimamente sempre vicino; una solidarietà forte, continua, amorevole che piano piano, passo dopo passo tu puoi sentire tangibile e duratura ma soprattutto vera. A volte il dolore può essere un alibi, una scusa per cadere sempre più facilmente e profondamente nell’abisso dell’alcol, e al più piccolo rimprovero, anche se giusto, rispondi “Che ne sai tu del mio dolore?”. In quel momento non è il tuo dolore, non sei tu che parli, ma parla l’alcol e non ti rendi conto che quel rimprovero ti è stato fatto da una persona che soffre come te e anche di più. Quando ti guardi in giro e riesci a comprendere che stai rovinando tutto e che ti viene offerto un aiuto e tu lo accetti, entri in un nuovo piccolo mondo dove trovi la solidarietà scritta in stampatello maiuscolo, sincera, fatta di nuovi amici, di una nuova grande famiglia dove i loro cuori si aprono senza ipocrisia, senza ipocrisia, senza interessi e che ti fanno capire che anche tu sei utile in questo mondo; così impari ad aprire il tuo cuore, dare e ricevere solidarietà. Questo è ciò che ricevi quando entri nel CLUB. Sentire che ti si aprono nuovi orizzonti, nuove speranze ma anche una salita dura, irta di difficoltà, passo dopo passo, metro dopo metro, cadute e ricadute, sapendo però che nella nuova famiglia ci si allontana sempre più dall’alcol e ci porta ad un cambiamento interiore, ad un nuovo stile di vita, una vetta che si chiama “Sobrietà”.

Con affetto a tutti un abbraccio

Maria Grazia e Mauro

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